Luisa Spagnoli, Perugina

Luisa Spagnoli

LUISA SPAGNOLI, la vita straordinaria della Signora del cioccolato italiano!

La cioccolateria italiana, come la conosciamo oggi, deve tutto a questa meravigliosa donna geniale. Luisa Spagnoli, riuscì a creare aziende, marchi e decine di prodotti , in un’epoca, primi del 900, in cui le donne erano considerate quasi niente dalla società.

Luisa Spagnoli è stata l’antesignana del femminismo nell’eccezione più pura del termine. Infatti, attraverso le sue iniziative, contribuì fin dai primi anni del secolo scorso a dare dignità al genere femminile a cui erano deputati esclusivamente i lavori domestici o quelli più umili.

Perugia 1900

Aziende oggi famose in tutto il mondo, come la Perugina e la casa di moda- Luisa Spagnoli,  sono nate grazie alle sue geniali intuizioni . Per lei il lavoro doveva andare di pari passo con il benessere dei lavoratori. Un concetto, quest’ultimo, di cui si parla tanto soprattutto ultimamente. Quando a causa della pandemia, la gente si è reimpossessata del proprio tempo libero capendone l’importanza al di sopra di mere considerazioni materiali.

PER DESCRIVERE LA VITA DI LUISA DOBBIAMO COMINCIARE DALLE SUE ORIGINI.

Nata nel 1877 a Perugia, rimase orfana del padre in giovane età. Per sopravvivere lei e la madre accettarono i lavori più umili. L’incontro con Annibale Spagnoli, che diventò suo marito, fu un passaggio cruciale della vita di Luisa, infatti insieme, nel 1897, acquisirono una piccola bottega di confetti nel centro storico di Perugia.

Luisa Spagnoli
La storica sede della Perugina

La sua intraprendenza, poi, la portò, avvalendosi degli insegnamenti del vecchio proprietario, ad imparare tutti i segreti della confetteria e della cioccolateria. In pochi anni l’attività aveva preso ad espandersi contando ormai più di 10 addetti.

Seguirono anni difficili, la morte della più piccola dei suoi quattro figli Maria e dopo poco, quella della madre e della sorella Gemma, segnarono fortemente il carattere di Luisa, rendendola ancora più forte e caparbia.

La svolta arrivò nel 1907 quando con l’imprenditore Francesco Buitoni, gli Spagnoli fondarono una piccola cioccolateria nel centro storico di Perugia: La Perugina.

LA GUERRA

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale l’azienda era ormai diventata una fabbrica. Quando gli uomini dovettero andare al fronte a mandare avanti la produzione furono le donne: mogli, madri, figlie dei dipendenti uomini.

A conclusione delle attività belliche, la Perugina contava già più di 100 dipendenti, quasi tutte donne.

Tornati dal fronte gli uomini,  Luisa ebbe l’idea, visto lo sviluppo della produzione, di far continuare a lavorare anche le donne. Attraverso la creazione di un ambiente sempre più confortevole per le madri, con l’apertura del primo asilo nido aziendale, la Perugina cominciò la sua scalata al successo.

In questo periodo il marito di Luisa, Annibale, decise di ritirarsi, sembra a causa di dissidi con gli altri soci e lasciò la Perugina.

Restarono quindi Luisa, con i suoi figli (Mario e Aldo) e Giovanni Buitoni figlio del fondatore Francesco. Insieme mandarono avanti l’azienda, attingendo alle competenze e creatività della Spagnoli e al senso degli affari di Giovanni.

L’AMORE PER GIOVANNI BUITONI

In quegli anni, tra loro nasce un amore, profondo e riservato, nel rispetto delle loro rispettive situazioni famigliari. Possiamo solo immaginare quanto avrebbero potuto essere felici se solo avessero potuto vivere la loro storia d’amore senza i vincoli della morale del tempo. In quell’epoca infatti, rivelare il loro amore avrebbe messo a rischio non solo la loro vita privata ma anche l’esistenza stessa della Perugina.

IL BACIO

In questo periodo prende vita, insieme alle caramelle Rossana, il prodotto più iconico dell’azienda, famoso in tutto il mondo ancor oggi: il Bacio.

Pochi sanno che il Bacio, non si chiamava così al momento della sua creazione. Inizialmente era stato creato dalla parsimoniosa Luisa, come riutilizzo di materiale di scarto. La granella delle nocciole e altri residui, amalgamati insieme, in un cioccolatino dalla forma irregolare e dalle grandi dimensioni. Proprio dalla sua forma prese il suo nome: “cazzotto”.

In seguito, le dimensioni si ridussero e la forma affinata. Tali modifiche si resero necessarie, visto il gradimento da parte del pubblico ma la poca eleganza del nome del prodotto.

In un secondo momento fu creato il cartiglio con le frasi famose. Parallelamente nacquero numerose campagne di marketing, ottimamene orchestrate, che resero famoso il nuovo cioccolatino in tutt’Italia.

Il Bacio Perugina, quindi, prese vita ed entrò con prepotenza nella cultura dolciaria italiana ed internazionale. Tanti altri prodotti, come le uova di Pasqua con la sorpresa, furono create enllo stesso peiodo.

LA SUA EREDITA’

Purtroppo, Luisa non riuscirà a vedere tutti i progressi delle sue intuizioni e a godersi il successo della Perugina. Morì infatti a soli 58 anni, nel 1935, a causa di un male incurabile, assistita amorevolmente da Giovanni.

I suoi figli e i suoi nipoti hanno portato avanti i suoi progetti e i suoi desideri circa il benessere dei dipendenti, prendendosi cura delle aziende che aveva creato. Negli anni quaranta, in un periodo in cui in Italia molti soffrirono la fame e il freddo, gli Spagnoli regalavano ai loro operai per Natale maglie, calze e lana per un valore di 4.000 lire, una fortuna per quei tempi.

Lo stabilimento di Santa Lucia aveva anche una piscina per i dipendenti.

Si costruirono per gli operai casette a schiera (tuttora esistenti), asili nido e scuole per i figli. Inoltre si promuovevano attività sociali come balli, partite di calcio, gare, feste.

Luisa Spagnoli ci ha lasciato in eredità una cultura imprenditoriale dai grandi valori morali; valori di cui si parla troppo e si fa poco.

Una vera cultura imprenditoriale virtuosa non si conclude con la sola capacità di fare business a qualunque costo. Essa infatti, deve assumersi il compito di prendersi cura dei propri collaboratori ed in particolare i più deboli o in difficoltà, che sono invece i primi ad essere licenziati dalle aziende.

Costituire imprese virtuose oggi, porterebbe la società moderna a progredire non solo in termini economici, ma anche morali ed umani.

Luisa lo ha già fatto cento anni fa!

    
       

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