Frankenstein Junior festeggia i suoi primi cinquant’anni.

A cinquant’anni dalla sua prima uscita è stato proiettato nelle sale di tutto il mondo il capolavoro di Mel Brooks, Frankenstein junior, diventato ormai un culto per milioni di fan.

    
       

Chi non ha mai citato una della battute del celebre film di Mel BrooksFrankenstein Junior?

A cinquant’anni dalla sua prima uscita è stato proiettato nelle sale di tutto il mondo il capolavoro di Mel Brooks, Frankenstein junior, diventato ormai un culto per milioni di fan.

La locandina originale del film di Mel Brooks - Frankenstein Junior
La locandina originale del film

Il film, girato nel 1974, nacque da un’idea di Gene Wilder per un film ambientato in Transilvania, sul nipote del Barone von Frankenstein, uno scienziato tradizionalista che non crede affatto alla pratica di riportare in vita i morti. Ma che come ogni Frankenstein nasconde anche lui una vena di follia.

Nel corso delle riprese del film Mezzogiorno e mezzo di fuoco” Wilder sottopose l’idea a Mel Brooks, proponendogli di scriverlo insieme. Quando Frankenstein Junior uscì, fu un successo clamoroso tranne che in Italia, dove soltanto grazie ai passaggi televisivi raggiunse quella notorietà che, anche grazie al doppiaggio magistrale di Oreste Lionello, fece si che le sue memorabili battute, come: “rimetta a posto la candela” o “sedadavo“, ancora oggi venissero ripetute ad ogni occasione.

Mel Books nella sua biografia, parlando del film racconta che tutto il cast e la troupe al completo, durante le riprese facevano fatica a trattenere le risate, tale era la carica comicità dei suoi personaggi.

Gli attori principali del film
Teri Garr (Inga), Gene Wilder (Doctor Frankenstein) Marty Feldman (Igor)

E pensare che, come spesso accade in un film di successo, gli attori furono scelti quasi per caso, senza sapere se avrebbero funzionato come sperato.

Ad esempio, Marty Feldman (Igor) e Peter Boyle (il mostro) entrarono nel cast per puro colpo di fortuna (l’agente di Gene Wilder era anche il loro agente).

Anche Gene Hackman, che fa un cameo strabiliante nella parte dell’eremita cieco, fu ingaggiato per puro colpo di fortuna. Infatti Gene Wilder giocava a tennis ogni sabato con l’altro Gene (Hackman) e in occasione di una di quelle partite, Hackman chiese a Wilder a cosa stesse lavorando in quel momento, e Wilder gli spiegò a grandi linee Frankenstein Junior.

Hackman, fresco di premio Oscar per “Il braccio violento della legge”, moriva dalla voglia di cimentarsi in una commedia, e non ebbe dubbi, accettò senza riserve.

Ancora oggi molti fans confessano di aver riconosciuto Gene Hackman solo dopo aver visto il film almeno tre volte.

Una scena del film dove appare Gene Hackman – a destra Cloris Leachman nei panni di un’indimenticabile Frau Blucher

Ma la mossa più geniale di Mel Brooks fu quella di girare il film in bianco e nero, andando contro il parere di tutti i produttori di Hollywood. <<Nooo>> dicevano <<nessuno fa più i film in bianco e nero ormai!>>. Per Mel, doveva essere assolutamente così, voleva che fosse una parodia dei classici film horror realizzati negli anni trenta.

La Twentieth Century Fox pensò che il dicembre del 1974 fosse una buona data per far uscire il film in sala. E nonostante la concomitanza con colossal come L’inferno di cristallo e Il Padrino – parte II, Frankenstein Junior fu un successo senza precedenti.

La splendida Madeline Kahn nel ruolo della fidanzata del dottor Frankenstein

Ora come tradizione, durante le feste natalizie, mettetevi comodi sul divano e ammazzatevi dalle risate per la centesima volta e, attenti a Frau Blucher!

    
       

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