“IL MONDO NEL 2025”- PARTE PRIMA : La Globalizzazione

La Globalizzazione che cos’è ? A noi ci travolge giornalmente , ma cosa sappiamo di questo fenomeno. Come lo affrontiamo e ci accorgiamo che è intorno a noi ?

    
       

Buongiorno carissimi lettori. Ogni giorno mi domando come si è arrivati a fare dei cambiamenti così radicali. Che io sia a lavoro, a prendere i miei figli a scuola, a volte persino scegliere cosa mangiare risulta un impresa visto l’ampia scelta tra ristoranti di ogni tradizione europea o internazionale, fast food per ogni alimento sia grasso che vegano. La risposta è sempre stata li davanti ai miei occhi, intorno a me, di fronte a me. E’ la globalizzazione che viene descritto come un fenomeno in continuo movimento che non si può arrestare che tutto travolge portando con se pregi e difetti (come in ogni cosa nella nostra vita).

COME VIVIAMO QUESTO FENOMENO ?

La cosa bella di questo fenomeno è che ognuno di noi ne è travolto e lo vive a seconda di come lo interpreta. Non esiste un termine assoluto per descriverlo, perché ognuno di noi lo giudica in maniera diversa attraverso la propria esperienza personale, le informazioni culturali che riceve, la stessa esperienza culinaria è motivo di discussione a volte. Essendo l’economia mondiale cambiata con forti investimenti e diversi risultati salta subito all’occhio che anche le attività lavorative ne siano state travolte.

L’INFLUENZA SUL LAVORO

Per fare un esempio nel 1990 andare un cerca di lavoro nel nord Italia era facilissimo, ti licenziavi da un posto al mattino e la sera eri da un’altra parte a lavorare. Poi non esistevano le turnazioni miste (orari sballati, part time spezzati, notte-pomeriggio e mattina ogni due giorni) come quelle di oggi. Tutto è cambiato nel giro di pochi anni. Adesso si predilige il lavoro a tempo determinato con contratto da Agenzia interinale se ti va bene (ci sono anche le Cooperative e altre tipi di agenzie), pagato meno rispetto al passato e con turni solitamente. Anche se non per tutti è così ovviamente, per la maggior parte delle persone “Il classico lavoro a giornata” da lunedì a venerdì con sabato e domenica a casa è quasi un ricordo ormai vuoi per necessità lavorative, vuoi perché non si riesce a tirare fine mese in qualche modo non è facile stare a casa due giorni consecutivi. Mi sto limitando a parlare del Nord Italia luogo dove sono nato e cresciuto, ma ci sono realtà assai peggiori di quelle che sto descrivendo.

QUALI SONO I VANTAGGI ?

Parliamo ora di alcuni vantaggi che ha portato la globalizzazione :

  • pensiamo al 1500 era impensabile che alimenti come lo zucchero, chiodi di garofano e altri potessero finire nelle nostre tavole , in alcune parti del Mondo nemmeno sapevano della loro esistenza. Quindi possiamo dire che godiamo beni e servizi da tutto il pianeta , talvolta pure con delle buone offerte sui grandi marchi come Amazon o Temu.
  • favorisce la tecnologia, la letteratura , la filosofia e combatte l’arretratezza scientifica
  • rende possibile la diffusione culturale

QUALI INVECE GLI SVANTAGGI ?

Parliamo ora di alcuni svantaggi :

  • pensando all’economia mondiale si può certamente dire che le economie più grandi possono imporsi su quelle più piccole pur essendoci un mercato libero
  • la morte delle lingue minoritarie che spariranno per via di una cultura che vieta loro di espandersi lasciando però così spazio alle lingue più parlate come l’inglese

Ora vi lascio con questa definizione di globalizzazione di ZYGMUNT BAUMAN che ci lascia un modo per riflettere su tutto ciò che ci circonda di nuovo:

La globalizzazione non è un processo che ha luogo da qualche parte lontana, in qualche spazio esotico. La globalizzazione sta avvenendo a Leeds così come a Varsavia, a New York e in ogni piccola città in Polonia. E’ proprio fuori dalle nostre finestre, ma anche dentro. E’ suf­ficiente camminare per le strade per vederla. Gli spazi globali e locali possono essere separati solo con un’astrazione, nella realtà essi sono interconnessi. Il vero problema è che la globalizzazione che stiamo oggi affrontando è principalmente negativa. E’ basata sulla rottura delle barriere, per permettere la globalizzazione dei capitali, il trasferimento dei beni, dell’informazione, del crimine e del terrorismo, ma non delle istituzioni politiche e giuridiche, le cui basi risiedono sulla sovranità nazionale. Questo aspetto negativo della globalizzazione non è stato accompagnato da altrettanti aspetti positivi e gli strumenti per la regolazione dei processi eco­nomici e sociali non sono stati sufficientemente consolidati per affrontare le conseguenze della globalizzazione.
(Zygmunt Bauman)

    
       

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