L’insostenibile leggerezza di essere Raffaella Carrà

Il 5 luglio scorso si è spenta, per una grave malattia, Raffaella Carrà, una delle icone dello spettacolo e della televisione italiana.

Cosa ci resterà di un’artista poliedrica, talentuosa e anticonformista come Raffaella?
TUTTO, fortunatamente!
Raffaella ha passato tutta la sua vita artistica davanti ad una telecamera, talmente sovraesposta che è incredibile pensare che, invece, sia riuscita a preservare e a tutelare la sua privacy così bene fino all’ultimo. Tanto bene che non si sapeva nulla della sua malattia e la notizia della sua morte ci ha colti davvero impreparati.

Un carattere forte e determinato, che l’ha resa una professionista di altissimo livello, tanto da farla diventare la regina indiscussa della televisione italiana, di quella spagnola e di tanti altri paesi fino in Sud America.

Cosa ci resterà di Raffaella Carrà, dicevamo…

Prima di tutto il suo meraviglioso sorriso e la sua risata rauca e contagiosa.
La Carrà, pseudonimo di Raffaella Maria Roberta Pelloni, per quelli come me sugli anta, è stata una figura costante per tutta la nostra vita di telespettatori.
Era lei che ci sorrideva dalla TV fin dalla prima volta che l’accendevamo, magari in punta di piedi, perché eravamo troppo piccoli per arrivare bene ai tasti.


Siamo cresciuti con Canzonissima, Domenica in, gli sceneggiati in bianco e nero e via via tutte le altre trasmissioni televisive in cui lei, era sempre presente: sapeva praticatemene fare tutto benissimo, recitare, ballare e cantare. Se ci pensate bene ha girato il mondo e ha avuto successo in tanti paesi, cantando, recitando, intrattenendo in varie lingue ma sempre con un suo personalissimo sound frizzante e fresco, che la rendeva riconoscibile ovunque… Senza mai snaturarsi. Essendo se stessa, sempre.

Ci resterà la sua bellezza e il suo sex appeal.

Si, era proprio sexy. Vi ricordate il tuca tuca? L’ombellico scoperto o la scollatura sul di dietro? Ma al tempo stesso era una presenza rassicurante, tanto da far girare la tesata agli uomini senza però far ingelosire le donne per poi sembrare una fatina per i bambini.
Diciamo che ha dato una vera e propria “svecchiata” alla televisione italiana, facendo nascere di fatto il concetto di showgirl.

Ci resteranno i suoi gesti mitici.

Vi ricordate quel modo tutto suo di muovere la testa all’indietro, il casque?

Ci resteranno i suoi 60 milioni di dischi venduti in tutto il mondo e i suoi tanti riconoscimenti tra cui 22 dischi tra platino e oro!
Resterà, purtroppo, anche un certo tipo di televisione che lei ha introdotto in Italia con “Carramba che sorpresa”, ora imitato da numerosi programmi come: “C’è posta per te”, ecc., ecc.
Il suo caschetto biondo, quei capelli biondo platino sempre stirati alla perfezione che si agitavano roteando, ma che poi tornavano miracolosamente a posto anche dopo le acrobazie più incredibili!
Ci resterà il suo coraggio, quello vero! Quello che ti fa fare delle scelte difficili a volte scandalose, come quando decise di indossare abiti che lasciano scoperto l’ombelico in una società bigotta e puritana come era l’Italia allora.


Il coraggio di ammettere di preferire la carriera alla famiglia senza rimpianti, perché essere madre non significa solo generare dei figli ma anche fare del bene e lei, con le sue attività benefiche ha abbondantemente fatto la sua parte.
Il coraggio di essere una donna moderna, disinibita e piena di talento!
Ci resterà tutto di lei, tutta la parte di se che lei ci ha concesso di vedere.

Grazie Raffaella!

Raffaella Carrà in una foto recente.
Raffaella Carrà
    
       

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