A mille ce n’è, di storie natalizie!

Le storie originali o meno conosciute del Natale spesso si nascondono dietro le leggende più popolari o provengono da tradizioni culturali diverse.
Ecco alcune storie e leggende originali e insolite sul Natale, che vanno oltre i classici di

    
       

Le storie originali, insolite o meno conosciute del Natale, spesso si nascondono dietro le leggende più popolari o provengono da tradizioni culturali diverse.
Ecco alcune storie e leggende originali e insolite sul Natale, che vanno oltre i classici di Dickens:

La legenda delle Ragnatele di Natale

Questa storia è la ragione per cui, in Ucraina, a volte si decora l’albero di Natale con ragnatele (finte!): Una volta viveva una vedova molto povera con i suoi figli. Avevano seminato l’abete che sarebbe diventato il loro albero di Natale, ma quando arrivò la Vigilia non potevano permettersi alcuna decorazione. I bambini si addormentarono tristi. Durante la notte, i ragni, dispiaciuti per la famiglia, tessero delle splendide ragnatele su tutti i rami dell’albero. 

Al mattino, quando il sole illuminò l’albero, le ragnatele si trasformarono in fili d’oro e d’argento. La famiglia non fu più povera e da quel giorno decorare l’albero con un ragno porta fortuna.

La Vera Storia di Joulupukki (Finlandia)

Il nome finlandese di Babbo Natale è molto diverso dall’immagine che abbiamo noi.

Originariamente, Joulupukki (che significa “Capra di Yule”) non era il vecchio allegro e sorridente, ma un’entità spaventosa, a volte raffigurata con una lunga barba e delle corna di capra.

Questa figura si aggirava di notte, non solo lasciando doni ai bambini buoni, ma frustando e spaventando quelli cattivi (una figura simile al Krampus austriaco). Con il tempo e l’influenza della cultura di San Nicola e di Babbo Natale (Santa Claus), la figura si è addolcita fino a diventare l’attuale e benevolo Joulupukki, che risiede a Rovaniemi.

La Canzone di Natale di Martin (Lev Tolstoj)

Un racconto meno noto di un grande autore, che sposta l’attenzione dall’esterno all’interno.

Il racconto narra la storia di Martin, un anziano calzolaio che ha perso la sua famiglia ed è caduto nella solitudine. Un giorno, dopo aver letto il Vangelo, sogna che Gesù gli farà visita il giorno di Natale.

Martin aspetta tutto il giorno, ma non arriva nessuno. Arriva solo una serie di persone bisognose: un anziano spazzino, una giovane madre con un bambino e una mendicante. Martin offre a tutti cibo, calore e aiuto. Alla sera, deluso, sente delle voci che gli sussurrano: “Mi hai dato da mangiare, mi hai vestito e mi hai accolto.” Martin capisce di aver incontrato Gesù in ogni persona che ha aiutato.

La Leggenda del Vischio (I Miti Nordici)

Una storia di vita e morte che risale alla mitologia norrena (scandinava).

Il Dio Balder: Il vischio è legato al dio della luce e della purezza, Balder. Sua madre, la dea Frigg, aveva chiesto a tutte le creature e piante della terra di giurare che non gli avrebbero fatto del male, ma si dimenticò del minuscolo vischio.

Il malvagio Loki usò il vischio per fabbricare una freccia, che colpì e uccise l’invulnerabile Balder.

Le lacrime di Frigg si trasformarono nelle bacche bianche del vischio, e Balder fu resuscitato. Per la gioia, Frigg promise che chiunque fosse passato sotto il vischio avrebbe ricevuto un bacio, simboleggiando l’amore e l’armonia, trasformando così un simbolo di morte in un segno di pace e vita.

Le origini dei magazzini Harrod’s di Londra hanno una storia lunga e affascinante!

Tutto ebbe inizio nel 1834, quando Charles Henry Harrod aprì un piccolo negozio di generi alimentari nell’East End di Londra.

Il Trasferimento (1849): Nel 1849, il negozio fu trasferito nella sua attuale e celebre sede a Brompton Road, nel quartiere di Knightsbridge. Charles Digby Harrod, figlio del fondatore, intuì il potenziale della zona.

Crescita e Incendio: Con il tempo, il negozio si espanse notevolmente. Nonostante un devastante incendio nel dicembre 1883, l’edificio fu rapidamente ricostruito e ampliato, trasformandosi in quello che oggi conosciamo come uno dei centri commerciali più lussuosi del mondo.

Harrod’s fu all’avanguardia per le innovazioni; per esempio, una delle prime scale mobili del mondo fu installata proprio qui nel 1898. (Si dice che all’inizio alcuni clienti spaventati venissero rifocillati con del brandy!).

Il Motto: Il suo celebre slogan, in latino, è “Omnia Omnibus Ubique” (Tutto per Tutti, Dappertutto), che riflette l’estrema varietà di articoli in vendita, come recita un altro motto: “dallo spillo all’elefante”.

La Proprietà Al-Fayed: Nel 1985, Harrod’s fu acquistato dall’imprenditore egiziano Mohamed Al-Fayed. Durante la sua gestione, i magazzini acquisirono il lussuoso aspetto attuale, con decorazioni ricche di riferimenti all’Antico Egitto. Al-Fayed installò anche due monumenti commemorativi in onore del figlio Dodi e di Lady Diana, tragicamente scomparsi nel 1997.

La Cessione: Nel 2010, Harrod’s è stato venduto da Mohamed Al-Fayed alla Qatar Holding, il fondo sovrano del Qatar, per una cifra notevole.
Oggi, Harrod’s non è solo un centro commerciale, ma una vera e propria icona di Londra e una meta turistica imperdibile per ammirare l’opulenza dei suoi 7 piani e oltre 300 reparti.

    
       

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