VI RACCONTIAMO COM’È NATA LA RENNA DI BABBO NATALE PIÙ FAMOSA AL MONDO!
L’incredibile storia di come la renna Rudolph sia diventata il simbolo della lotta alle discriminazioni.
Quando sentirai OH OH OH insieme a un suono di campanelli, guarda in cielo! È arrivata la slitta di Babbo Natale trainata dalle sue magiche renne!!
Facciamo sempre fatica a ricordare i nomi delle renne di babbo Natale, tanto che dobbiamo sempre andare a cercare su Google: Dasher, Dancer, Vixen, Prancer, Comet, Cupid, Donder e Blitzen.
A nostra discolpa dobbiamo sottolineare che non sono proprio facili da memorizzare!
I più ferrati in materia, si saranno resi conto che ne abbiamo citate solo otto. Ne manca una, Rudolph!
Infatti, la piccola e adorabile renna dal naso rosso è nata solo nel 1939 grazie allo scrittore Robert Lewis May.
L’incredibile storia della renna Rudolph, nata dalla penna di uno scrittore di Chicago.
La favola di Rudolph fu ritenuta molto innovativa per l’America razzista e perbenista dell’epoca poiché, per la prima volta, la letteratura per l’infanzia affrontava il tema della discriminazione sociale. Rudolph è infatti una piccola renna con un enorme naso rosso che viene derisa ed emarginata dalle altre renne proprio per questa sua caratteristica.
La narrazione delicata e appassionata di Robert L. May, racconta che in una fredda e nebbiosa notte di Vigilia, la slitta si perse, non riuscendo più a trovare la strada.
Rudolph, grazie al suo naso luminoso ritrovò la via, aiutando così Babbo Natale a consegnare in tempo i regali a tutti i bambini. Da quel giorno, Rudolph si posiziona a capo della slitta per illuminare la strada ai suoi compagni
La favola nasce in un periodo storico molto difficile per gli Stati Uniti a causa della grande depressione del 1929 in cui i la famiglia di May, perse tutte le sue ricchezze.
May, a quel tempo, collaborava con i magazzini Montgomery Ward di Chicago come autore di testi pubblicitari. Gli venne chiesto di inventarsi un personaggio che aiutasse a incrementare le vendite durante il periodo natalizio.
La piccola Barbara adorava le renne
Lo scrittore viveva in una casa di periferia con una bimba piccola di nome Barbara e la moglie, purtroppo gravemente malata. Proprio questa infausta situazione contribuì a far nascere il personaggio di Rudoph.
Robert L. May doveva essere molto presente in casa per accudire la moglie e crescere la bambina. Quest’ultima aveva una straordinaria passione per il Natale e per le renne. Chiedeva sempre al padre di andare allo zoo per vedere i cerbiatti e passava molto tempo in loro compagnia. In quel luogo, circondata dagli animali che amava, Barbara si sentiva molto felice.
In quei lunghi e tristi giorni passati in casa a prendersi cura della figlia, May ideò il personaggio triste e solitario della piccola renna. Purtroppo, riuscì a terminare il racconto solo un mese dopo la morte della moglie, nell’agosto del ’39.
Malauguratamente, il suo personaggio non piacque al Direttore dei Magazzini. Una renna “con quel grosso nasone rosso“, secondo Ward, ricordava un ubriacone e in tempi di proibizionismo non era assolutamente ciò che desideravano per incrementare le vendite.
Come sempre nella vita bisogna perseverare e così, grazie al talento di un promettente illustratore, i tratti somatici di Rudolph divennero più dolci e delicati e la tenera renna conquistò anche il direttore della Ward.
Un enorme successo
Quando fu pubblicato, nel dicembre del 1939 il racconto vendette più di due milioni di copie.
Dieci anni dopo, nel 1949 la casa discografica Columbia affidò al cognato di May, Johnny Marks, il compito di comporre una canzone dedicata a Rudolph che fu interpretata da Gene Autry, consacrando definitivamente la piccola renna dal naso rosso come protagonista del Natale in tutto il Mondo!