willy wonka

Al cinema per le feste, la riedizione della celebre Fabbrica di cioccolato di Wonka.

Quest’anno Hollywood ripropone, in versione musical, uno dei classici più acclamati della letteratura per l’infanzia: La fabbrica di cioccolato 

Tra i protagonisti principali il giovane, ma già famosissimo Timothée Chalamet, nei panni di Willy Wonka, Hugh Grant in quelli di Oompa-Loompa e l’attore comico inglese Rowan Atkinson.

Il film, che si preannuncia però come un flop al botteghino, è una rivisitazione, in forma di musical, del romanzo, pubblicato nel 1964 dell’autore britannico Roald Dahl.

Le vicende personali dell’autore sono davvero avvincenti.

Nato nel 1916 nel Galles da genitori di origine norvegese è stato scrittoresceneggiatore, aviatore  e  co-inventore della valvola WDT (Wade-Dahl-Till), utilizzata per contrastare gli effetti dell’idrocefalia.

Nel 1960, il figlio Theo, sviluppò l’idrocefalia come conseguenza di un incidente automobilistico.

Dahl e l’ingegnere Wade, progettarono e costruirono una valvola di drenaggio innovativa: la valvola WDT (Wade-Dahl-Till), che ha aiutato migliaia di bambini in tutto il mondo. I co-inventori decisero di non pretendere alcun profitto dal loro progetto.

Una delle opere più popolari della letteratura per bambini

Con oltre 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo  La fabbrica di cioccolato è considerata come una delle opere più popolari nella letteratura per l’infanzia

Il romanzo racconta le peripezie del giovane Charlie Bucket, all’interno della fabbrica di cioccolato di proprietà del misterioso cioccolatiere Willy Wonka.

Charlie è un ragazzino di buon cuore che vive con sua madre, suo padre e i suoi nonni in condizioni economiche molto difficili.

Trovato il biglietto d’oro dentro l’incarto di un cioccolatino, il ragazzo può, così, visitare la grande fabbrica del cioccolato.

A differenza degli altri ragazzi, anche loro possessori del biglietto dorato, che sono viziati e poco avvezzi al rispetto delle regole, Charlie ha un animo nobile e altruista. Nel corso della visita la sua semplicità e bontà d’animo lo fanno vincere su gli altri ragazzi e perciò Wonka lo nomina erede della sua fabbrica, dove Charlie si trasferisce con l’intera famiglia e aiuta il Wonka ad inventare nuovi dolci al cioccolato.

Non tutti sanno però, che l’autore del romanzo  Roald Dahl si ispirò a sue vicende personali giovanili avvenute durante i suoi giorni come studente alla Repton School nel Derbyshire, in Inghilterra.

La vera fabbrica di cioccolato

Una famosa ditta produttrice di cioccolato la Cadbury, spediva spesso una confezione di dolci come omaggio a tutti gli studenti del collegio, per ottenere in cambio i loro commenti sul prodotto assaggiato. I ragazzi, inconsapevolmente, fungevano da focus group. Infatti, ottenuti i feedback tramite bigliettini di carta, l’azienda, in base alle preferenze espresse, tarava le proprie strategie di marketing e di produzione.

La fabbrica di cioccolato era in concorrenza con un’altra azienda inglese. A quel tempo (intorno agli anni venti),  ciascuna di loro spesso cercava di rubare gli altrui i segreti commerciali mandando spie, fingendosi dipendenti, nella fabbrica dell’altra, ispirando l’idea di Dahl per le spie e i ladri di ricette apparsi nel libro (come il rivale di Wonka Slugworth). Inoltre, queste fabbriche utilizzavano macchinari articolati e complessi, spesso di dimensioni giganti, da cui Dahl, ha preso spunto per la descrizione della fabbrica Wonka.

Il film racconta le origini di Willy Wonka, già portato sul grande schermo due volte: nel 1971 da Gene Wilder e nel 2005 da Johnny Depp e, permetteteci un po’ di romanticismo, ma nonostante il cast eccezionale di quest’ultima riedizione, preferiamo la versione del ’71 con Wilder!

    
       

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