ZONA ROSSA, CITTA’ ROSSA di Giorgio Lissia
L’opera prima del giovane scrittore, Giorgio Lissia, è un romanzo distopico nel quale a causa di una feroce pandemia, che arriva ad avere una letalità del 90%, i servizi utili alla società vengono meno, e si scatena una crisi che porta al degrado sociale e legale. A Bologna viene a crearsi una comunità di superstiti, unita dalla volontà comune di sopravvivenza.
Sono organizzati per ruoli, e il più importante è quello degli outsiders – ragazzi in forze che si occupano di cercare in giro per la città, con ardite incursioni, provviste e rifornimenti.
Ognuna di queste avventure descrive le conseguenze dei “Giorni Rossi” – giorni di estremo caos e disordine, nei quali furono compiuti i più atroci crimini per sopravvivere. I capitoli sono inframezzati dal Diario dell’Outsider, una raccolta delle biografie di coloro che diventeranno gli outsiders della comunità e di come superarono la quarantena prima, e i Giorni rossi poi.
Il libro è stato realizzato nei giorni della pandemia di COVID-19 ed è scritto benissimo. Ricorda un po’ quei films fanta-apocalittici tipo “Waterworld” o “Mad Max”. E’ un romanzo giovane, con una scrittura fresca, che utilizza le emozioni e le paure che tutti noi abbiamo provato nei mesi di lockdown, per darci una speranza: che la parte buona dell’essere umano, alla fine sopravviverà.
ZONA ROSSA, CITTA’ ROSSA di Giorgio Lissia
190 pagine, Formato 15×21
Brossura
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Giorgio Lissia nasce a Bologna nel 1997.Diplomato al Liceo Musicale Lucio Dalla, fin dall’adolescenza ha respirato nei diversi mondi dell’arte, pubblicando dischi musicali e lavorando sia come attore che dietro le quinte del cinema.Zona Rossa, Città Rossa è il primo libro da lui pubblicato, scritto durante la pandemia Covid-19 del 2020.