L’ITALIA PROTAGONISTA della PRIMAVERA CULTURALE PARIGINA
Il Festival du Livre de Paris, paradiso per gli amanti del libro, e Italissimo, il Festival della letteratura e cultura italiane.
Si è conclusa due giorni fa a Parigi la settimana dedicata alla cultura italiana, articolata su due percorsi paralleli: il Festival du Livre de Paris dove l’Italia è stata ospite d’onore, e l’ottava edizione di Italissimo, il Festival della letteratura e cultura italiane.
Come tutte le principali fiere editoriali internazionali, il Festival du Livre de Paris è essenzialmente un paradiso per gli amanti del libro: un luogo magico dove si incontrano appassionati di tutte le età, tutti i gusti, tutti i generi e assieme a loro si esplorano gli infiniti universi della fantasia, della conoscenza e del pensiero. Quest’anno è stato il luogo dove si è rinsaldato il secolare rapporto di amicizia, collaborazione, vivace confronto e reciproco scambio culturale tra Italia e Francia.
“L’Italia torna come ospite d’onore a Parigi dopo 21 anni e tutto è cambiato: l’editoria italiana è sempre più internazionale e, grazie a eventi come questo e la partecipazione alla Buchmesse del prossimo anno, lo diventerà sempre di più – ha commentato il presidente di AIE Ricardo Franco Levi -. Ciò che rimane intatta è la forza dei legami tra i nostri due Paesi. La Francia, con oltre 900 titoli ogni anno, è il secondo mercato di sbocco per l’Italia nella vendita di diritti editoriali ma lo scambio di libri, idee, cultura è sempre stato forte e costante nei decenni”
I libri italiani protagonisti
Per un’intera settimana, nella tre giorni al Gran Palais Éphémère e, fin dal lunedì precedente, negli iconici luoghi animati dal palinsesto del Festival Italissimo, le luci della Ville Lumière si sono accese su dialoghi, reading, incontri, spettacoli, proiezioni e mostre di Passioni Italiane, l’ampio contenitore di idee, suggestioni, racconti ed emozioni “made in Italy”, o meglio, “fabriqué en Italie”.
Dal giallo alla narrativa per ragazzi, dalla fiction al noir, dalle sponde dell’analisi sociale e politica all’approdo nel regno dell’immaginario poetico, ogni appuntamento ha registrato il tutto esaurito, permettendo al pubblico di immergersi in un universo tematico ampio e multidisciplinare.
Nei 300 mq del Padiglione italiano, attorno a uno dei grandi ulivi che hanno arricchito l’intero spazio espositivo, portando a respirare ovunque l’atmosfera mediterranea si è così raccolta l’intera comunità del libro.
Più di cinquanta autori italiani invitati
Punto di incontro dei tanti editori coinvolti, insieme per celebrare la cultura del nostro paese e gli autori che nel mondo lo rappresentano, lo spazio dedicato alle Passioni italiane è stato tra i più frequentati dell’intero Festival, raccogliendo ogni giorno migliaia di lettori alla ricerca dei titoli (in italiano o nella loro traduzione in francese) dei loro scrittori italiani preferiti. Gestito da La libreria, l’omonimo spazio del Padiglione ha infatti registrato un grande successo di vendite, tanto di libri classici della nostra letteratura quanto, soprattutto, di quelli dei protagonisti degli incontri, che dopo ogni appuntamento si sono trattenuti per lunghe e affollate sessioni di dédicace.
Nell’esplorazione della cultura italiana, una tappa speciale è stata poi quella rappresentata dall’omaggio a Italo Calvino, per 13 anni parigino d’adozione, nel centenario della sua nascita.
Tra i più grandi interpreti della letteratura, il palinsesto di Passioni italiane lo ha celebrato attraverso approfondimenti tematici con intellettuali e artisti italiani e francesi e attraverso la mostra ECCELLENZE ITALIANE.
E ancora, in un intreccio tra le arti che non tralascia nessuna espressione, non sono mancati incursioni nel cinema, laboratori creativi e spettacoli, come l’intensa lettura del romanzo Seta di Alessandro Baricco interpretato da Sylvie Dorliat. Un’atmosfera italiana avvolgente e diffusa che ha catturato l’immaginario dei visitatori del Gran Palais Éphémère grazie anche alla suggestiva immagine guida realizzata per il Festival dall’illustratore italiano Emilano Ponzi, che nella metafora del viaggio in Vespa sotto la Tour Eiffel ha distillato il sentimento di vivace leggerezza di un’ideale viaggio italo-francese.
La settimana parigina si è inserita in un percorso di crescita e visibilità all’estero che proseguirà il prossimo anno con la partecipazione del nostro paese alla Buchmesse di Francoforte, sempre come ospite d’onore.