
Pasolini, il tema della Maturità di quest’anno. Una riflessione critica sulla nostra società, senza fermarsi alle apparenze.
L’Esame di Maturità 2025 per oltre 500.000 studenti è stato caratterizzato da sorprese significative nella prima prova scritta, quella di italiano, dove tra i temi proposti c’era la figura di Pasolini.
Pier Paolo Pasolini è una figura centrale nella cultura italiana del Novecento. La sua capacità di sfidare le convenzioni e di esplorare temi complessi come la sessualità, la religione e l’alienazione sociale lo rende un soggetto ideale per un esame di italiano.
L’Esame di Maturità 2025 per oltre 500.000 studenti è stato caratterizzato da sorprese significative nella prima prova scritta, quella di italiano, dove tra i temi proposti c’era la figura di Pasolini.
Pier Paolo Pasolini è una figura centrale nella cultura italiana del Novecento. La sua capacità di sfidare le convenzioni e di esplorare temi complessi come la sessualità, la religione e l’alienazione sociale lo rende un soggetto ideale per un esame di italiano.
Il lavoro di Pasolini invita a una riflessione profonda su tematiche sociali e personali che incoraggia gli studenti a esplorare le complessità umane con empatia e coraggio, affrontando le sfide del presente con una prospettiva critica e consapevole.
La scelta del Ministero dell’Istruzione è quindi stata giusta, perchè riteniamo questa introspezione essenziale per la crescita intellettuale e personale degli studenti.
La vita di Pasolini
Nato nel 1922 a Bologna, Pasolini è stato un poeta, scrittore, regista e intellettuale, il cui lavoro ha sempre sfidato le convenzioni e messo in discussione le norme sociali. Si trasferì a Roma negli anni ’50, dove entrò in contatto con l’ambiente culturale della città e cominciò a esplorare la realtà delle periferie urbane, un tema che sarebbe diventato centrale nella sua opera. I suoi primi lavori letterari, come “Ragazzi di vita” e “Una vita violenta”, ritraggono con realismo e compassione la vita dei giovani proletari romani. Queste opere suscitarono polemiche per il loro linguaggio crudo e la rappresentazione schietta delle condizioni di vita dei più emarginati.

Il rapporto con la Politica
Ideologicamente puro e non sottoposto a compromessi, Pasolini scrive nel 1949 (subito dopo la fine della Guerra), “Il sogno di una cosa” che in realtà rappresenta il suo vero romanzo d’esordio, perchè viene pubblicato solo nel 1962, dopo i libri Ragazzi di vita e Una vita violenta. Forse perchè nel dopoguerra in Italia si scatenava la resa dei conti tra vincitori e vinti.
Nel suo libro infatti, l’autore racconta della storia di due giovani ragazzi friulani che scappano dalla Jugoslavia socialista sovietica, lottando per sovvertire le leggi di quell’ordine tradizionale che sfocerà nella protesta dei braccianti. Il romanzo, inizialmente intitolato La meglio gioventù, oltre a narrare di emigrazione, amicizia e solidarietà, è un manifesto polemico e provocatorio a favore di una realtà rurale sconfitta dai regimi di ogni colore.
Rapporto controverso con il Cinema
Negli anni ’60, Pasolini si dedicò al cinema come collaboratore di Fellini e di Bolognini, un mezzo che gli permise di esprimere pienamente la sua visione artistica e sociale. Tra i suoi film più noti si trovano “Accattone”, “Mamma Roma” e “Il Vangelo secondo Matteo”. Le sue opere cinematografiche sono caratterizzate da una forte carica poetica e da un impegno politico e sociale, affrontando temi come la religione, la sessualità e l’alienazione.
Pasolini fu spesso al centro di controversie, non solo per i contenuti delle sue opere, ma anche per le sue dichiarazioni pubbliche e il suo stile di vita apertamente anticonformista.

Fu un critico feroce delle istituzioni italiane, della borghesia e dei media, e le sue opinioni provocarono spesso reazioni accese.
Eredità Intellettuale
L’eredità di Pasolini è vasta e complessa. La sua capacità di coniugare la tradizione con l’innovazione, di esplorare le tensioni tra passato e presente, lo rende ancora oggi un punto di riferimento per artisti e intellettuali. Il suo impegno per la verità e la giustizia sociale, nonostante le critiche e le incomprensioni, continua a ispirare nuove generazioni.
Conclusioni
Nel considerare l’impatto di Pasolini, è importante riflettere su come la sua opera ci spinge a esaminare criticamente la nostra società. La sua ricerca della verità, anche quando scomoda, ci ricorda l’importanza di non accontentarsi delle apparenze e di cercare sempre una comprensione più profonda delle cose. Pasolini ci invita a esplorare le complessità umane con empatia e coraggio, valori che sono essenziali per affrontare le sfide del nostro presente.