IL CORONAVIRUS E LO SPORT CHE CI INSEGNA A RESISTERE.
La gente pensa che vincere nello sport sia solo questione di muscoli. O di cilindrata del motore. Be’, lasciatemelo dire, non è così. Contano anche le altre cose. Dietro la vittoria di un giorno c’è quasi sempre una storia cominciata anni prima.
E’ la capacità di resistere allo stress, di superare gli ostacoli e di rimanere motivati nel perseguire i propri obiettivi.
Una storia che parla di avversità. Di difficoltà superate quotidianamente per rincorrere un sogno che si è fatto da piccoli. Ostacoli che hanno a che vedere con gli insuccessi le delusioni, gli infortuni, gli errori nella preparazione, i risultati che non arrivano, il fatto che si comincia a non credere più in se stessi.
Per non parlare della stanchezza, dei muscoli, delle ossa e delle giunture che fanno male dopo gli allenamenti più duri, del tempo che non hai più per altre cose.
Mi ricordo che da ragazzino mi allenavo e intanto lavoravo per comprarmi gli sci. Vedevo i miei amici fare un’altra vita. Mi sembrava si divertissero molto di più e ogni giorno mi chiedevo se valesse la pena quello che facevo. Alcuni coetanei mi prendevano in giro, mi davano dello stupido. Poi loro sono finiti nella rete della droga: non hanno avuto la forza per opporsi a questa rovina. A me lo sport invece ha insegnato a soffrire, a combattere, a non mollare.
Questa capacità – che tutti sappiamo esistere, ma che non sappiamo come attivare – oggi ha un nome preciso: si chiama resilienza psicologica. E’ la capacità di resistere allo stress, di superare gli ostacoli e di rimanere motivati nel perseguire i propri obiettivi.
Ho trovato estremamente interessante l’idea che si possa costruirla, allenarla. E soprattutto insegnarla alle nuove generazioni. Se lo sport deve servire per dare qualcosa di buono ai giovani, questa potrebbe essere la strada. Dai campioni dello sport e dalle loro storie possiamo apprendere tecniche e metodologie per portare nella vita – nella scuola, nel mondo del lavoro, nel quotidiano – la capacità di essere resilienti.
Credo che oggi nel nostro mondo ci sia bisogno di molta resilienza.
Cristian Zorzi
Campione del Mondo a Sapporo 2007 Medaglia d’oro Olimpiadi Torino 2006 Medaglia d’argento Olimpiadi Salt lake City 2002
Medaglia di bronzo Olimpiadi Salt Lake City 2002
Vice campione del Mondo a Lathi 2001