OLE’, OLE’, OLE’, SINNER, SINNER! QUESTA PARTITA L’ABBIAMO VINTA INSIEME!

“Questa partita l’abbiamo vinta insieme” ha detto Sinner a fine della partita con Djokovic partita rivolgendosi ai 12.000 tifosi impazziti del Pala Alpitour di Torino. In verità, la partita, l’ha vinta da solo, in poco più di 3 ore, col punteggio di 7-5;6-7; 7-6, in cui ha sfoderato una serie di colpi spettacolari e soprattutto efficaci, impedendo a Djokovic di fare Djokovic!

    
       

Ieri si sono concluse le ATP Finals 2023 e ci risuona ancora quel ” olè, olè olè…Sinner Sinner” gridato a squarcia gola dalle migliaia di tifosi di Jannik Sinner, nonostante la sconfitta proprio nell’ultima partita.

La finale non ha avuto niente a che fare con il match del girone, Djokovic a tratti è stato ingiocabile, Jannik ha commesso troppi falli gratuiti (12 in totale contro i 5 del rivale).

Una settimana di vera passione per tutti gli amanti del tennis!

Infatti è stata proprio la passione il filo conduttore di queste giornate di ATP Finals , in cui i primi 8 giocatori della classifica ATP si sono sfidati in duelli micidiali, fino all’ultima goccia di sudore!

La vittoria più bella, quella che aveva regalato la finale a Sinner e fatto sperare tutti i suoi fans di poter vincere le ATP Finals è stata quella contro il numero uno del mondo Djokovich, durante le fasi del torneo.

“Questa partita l’abbiamo vinta insieme” ha detto Sinner a fine della partita con Djokovic rivolgendosi ai 12.000 tifosi impazziti del Pala Alpitour di Torino il 16 novembre. In verità, la partita, l’ha vinta da solo, in poco più di 3 ore, col punteggio di 7-5;6-7; 7-6, in cui ha sfoderato una serie di colpi spettacolari e soprattutto efficaci, impedendo a Djokovic di fare Djokovic! Infatti, i punti importanti, quelli decisivi del tie break del terzo set li ha praticamente fatti tutti lui, bloccando il mito a 2 punti.

Il pubblico gli è stato accanto, è vero, ma i dritti potentissimi, i servizi millimetrici, le smorzate e i soliti meravigliosi rovesci lungolinea li ha tirati lui. (andatevi a rivedere quello sul 2 a 2 del secondo set, un passante in recupero fenomenale).

Che Jannik Sinner fosse destinato ad essere uno tra i big del tennis, si era capito da tempo. Ma che il campione Altoatesino fosse già pronto ad arrivare in finale alle ATP Finals, sconfitto solo dal numero 1 del mondo, (che aveva comunque battuto in precedenza) il mito del tennis, il più vincente della storia nelle prove di singolare maschile del Grande Slam: 10 Australian Open (record maschile), 7 Wimbledon, 4 US Open e 3 Roland Garros, forse non ce lo aspettavamo.

Jannik, the Fox

Jannik, con i suoi capelli rossi, ribelli, il suo sorriso grande, dolce e il suo sguardo assassino che esibisce quando deve concentrarsi ha letteralmente incantato i tifosi di tutto il mondo. Per rendersene conto vi consiglio di dare uno sguardo alla splendida foto che lo ritrae da bambino intento a colpire la palla con una racchetta più grande di lui. Stesso piglio, stessi capelli!

Il primo italiano nella storia del tennis

La partita con il campione serbo e in seguito quella contro il danese Rune e il russo Medvedev, hanno consentito a Jannik di accedere alla finale delle ATP Finals, primo italiano nella storia.

Il duro lavoro e la rigida disciplina anche fuori dai campi da tennis, che il nostro campione sta svolgendo sotto la guida del suo staff, stanno dando dei grandi risultati. Simone Vagnozzi e Darren Cahill, rispettivamente coach e super coach hanno esaltato il talento tennistico di Sinner, mentre il preparatore atletico Umberto Ferrara, che segue il campione anche nell’alimentazione e il fisioterapista Giacomo Naldi, lo hanno aiutato a costruire una muscolatura più solida e una tenuta atletica più duratura.

Mentalmente, aspetto in cui il nostro campione ha fatto tantissimi progressi, lavorando dìsul suo approccio mentale. Jannik ha utilizzato lo stesso percorso di coaching che utilizzano i piloti di Formula !.

Il nuovo approccio mentale

il coaching ha aiutato Sinner a cambiare approccio mentale

“Per gestire in maniera vincente la “partita” bisogna concentrarsi sul presente, sul qui ed ora, così da non venire risucchiati dai pensieri negativi o auto sabotanti.

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Fondamentale per Jannik è stata la capacità di cambiare approccio.

Ciò significa che non si è più rifugiato nei soliti automatismi mentali, in cui la nostra e la sua mente tenta spesso di rifugiarsi nei momenti di stress o di difficoltà. Con l’aiuto degli esercizi di coaching, ha invece acquisito la consapevolezza dei propri limiti, lasciando andare ciò che non poteva controllare. Ciò gli ha permesso di affrontare le sfide con lucidità, senza perdersi nel flusso dei pensieri negativi che lo distraevano trascinandolo via dalla strategia stabilita.

Per contro, ha imparato ad esercitare un assoluto controllo su tutto ciò che dipende da lui.

C’è sempre un gioco interiore in corso. E’ il modo in cui lo affrontiamo che spesso fa la differenza tra il nostro successo e il nostro fallimento.

1coachperte

Diventare un campione a soli 22 anni non è di per sé un fatto estremamente straordinario nel mondo del tennis. La straordinarietà di Jannik sta nella sua normalità. Ha, infatti, imparato dai genitori a dare grande importanza ai valori fondamentali, quali famiglia e al duro lavoro.

Voglio essere il numero uno!

Sinner, voglio esser eil numero !
La grande vittoria

Ha sempre voluto essere “il primo”, il campione da battere, prima dello sci e poi del tennis.

Sinner sta crescendo sia fisicamente che psicologicamente. I progressi fisici sono evidenti, ma i progressi mentali sono impressionanti. Eliminando i pensieri autolimitanti che lo danneggiavano soprattutto nei momenti più critici, sostituendoli con un atteggiamento positivo, che accoglie le emozioni negative anziché combatterle, Jannik, sta diventando un grande campione.

Sta diventando, soprattutto, ciò che ha sempre voluto essere.

IL NUMERO 1!

    
       

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