Un film sorprendentemente serio: Barbie!

Nel mese dedicato alla mamma, in occasione del rilascio del film BARBIE sulle piattaforme streaming, ci tornano in mente le parole di Gloria, uno dei personaggi del film, interpretato dalla brava America Ferrera.

    
       

«È letteralmente impossibile essere una donna. […]
È troppo difficile! È troppo contraddittorio e nessuno ti dà una medaglia o ti ringrazia! E poi si scopre che non solo stai sbagliando tutto, ma che è anche colpa tua. Sono così stanca di vedere me stessa e ogni altra donna che si distrugge per piacere alla gente.»

Locandina del film
Locandina del film

Nel mese dedicato alla mamma, in occasione del rilascio del film Barbie sulle piattaforme streaming, ci tornano in mente le parole di Gloria, uno dei personaggi del film, interpretato dalla brava America Ferrera.

A dispetto delle aspettative, alimentate prima dell’uscita nelle sale cinematografiche, il film Barbie si è rivelato sorprendentemente serio per il modo con cui ha affrontato temi rilevanti come il patriarcato, il femminismo e il sessismo.

Infatti, in un mondo che lotta ancora per la parità di genere, la bambola della Mattel© non si pone solo come un giocattolo iconico, ma anche un simbolo di speranza e cambiamento per le generazioni future.

Leggero e ironico, ma significativo ci mostra come queste tematiche così attuali possano essere trattate anche con grazia e leggerezza.

Il film

Logo del film
Logo del film

Diretto da Greta Gerwig, con i protagonisti Margot Robbie e Ryan Gosling, il film è il primo adattamento cinematografico live action della celebre bambola.

Il film racconta la storia di Barbie, che vive a Barbieland dove tutto è rosa e perfetto. La routine si spezza un giorno in cui, in piena crisi esistenziale, inizia a provare emozioni negative come ansia e paura che non aveva mai provato prima.

Pensando come una donna reale, con i suoi problemi e le sue preoccupazioni, si allontana da Barbieland. Parte, quindi, per il mondo umano cercando la vera felicità, senza immaginare che, scontrandosi con la dura realtà, dovrà affrontare molte altre difficoltà.

La nascita di Barbie e l’innovazione di Mattel©

Ruth Handler
Ruth Handler

Per comprendere appieno l’impatto di Barbie sulla società contemporanea, è fondamentale esaminare le sue origini. La Mattel©, la storica azienda produttrice specializzata in giocattoli, nasce nel cuore del boom economico del dopoguerra negli Stati Uniti. Fondata nel 1945 da Ruth Handler e suo marito Elliot.

Tuttavia, la svolta avvenne nel 1959, quando la Mattel© ebbe l’ispirazione per creare una bambola che non solo catturasse l’immaginazione delle bambine, ma le ispirasse a sognare in grande. Così nacque Barbie, la prima bambola adulta dalle proporzioni reali, il cui nome è stato ispirato dalla figlia di Ruth, Barbara.

Senza rendersene conto, la Mattel© aveva dato vita ad un giocattolo estremamente stereotipato che incarnava un ideale di bellezza irraggiungibile e poco realistico. Negli anni, Barbie si è dovuta adattare ai cambiamenti della società e l’azienda ha creato nuove linee diversificate e più inclusive, per rispecchiare i nuovi canoni della “bellezza” femminile.

La BARBIE con la SINDROME di DOWN

Barbie con Sindrome di Down
Barbie con Sindrome di Down

Proprio lo scorso anno avevamo parlato della nuova Barbie con Sindrome di Down, che ha visto la collaborazione con la National Down Syndrome Society per progettare una bambola che celebra questa comunità.

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Non è solo un manifesto femminista

Il film lancia a tutti, donne e uomini, un messaggio importante: Non bisogna aver paura del cambiamento!

Solo attraverso il cambiamento, infatti, lasciando la propria zona di comfort, possiamo utilizzare potenzialità inespresse e affrontare le nostre paure. Vivere quindi con consapevolezza e positività senza lasciarsi vivere accettando infelicità e compromessi.

In sostanza è proprio il film che non ti aspetti!

    
       

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