Dopo Cormac McCarthy, chi racconterà l’America?

Cormac McCarthy era l’ultimo dei grandi vecchi del romanzo americano impegnato. Era definito anche Il profeta dell’Apocalisse della nostra era.

Lo scrittore è morto pochi giorni fa, a 89 anni, nella sua casa di Santa Fe in New Mexico.

McCarthy era unico per diverse ragioni. A differenza di molti scrittori, non aveva mai cercato di piacere alla critica. Non collaborava con riviste, non scriveva recensioni, non partecipava a conferenze e fiere del libro. Riservatosolitario, di poche parole. Lo scrittore non frequentava il mondo letterario e mondano ed era stato definito uno degli ‘invisibili’ della letteratura USA assieme a J. D. Salinger e Thomas Pynchon

Lo scrittore americano ha lasciato come testamento “Il passeggero”. Un ultimo tentativo di mostrare al mondo, che la letteratura è arte e sperimentazione.

Lo spirito della Frontiera pervade tutta la biografia e l’opera di McCarthy. Una vita passata eternamente in viaggio, senza soldi, in modalità sopravvivenza. Un viaggio che l’ha portato sempre alla scoperta dei lati più oscuri dell’animo umano.

Tra le sue opere più famose Cavalli Pazzi, il post-apocalittico La Strada per cui vinse il Pulitzer e Non è un paese per vecchi, adattato dai fratelli Coen in un film con Tommy Lee Jones, Javier Bardem e Josh Brolin, premiato agli Academy Awards.

In Italia McCarthy era pubblicato da Einaudi. Le prime opere dello scrittore erano ambientate negli Appalachi, indebitate nello stile a William Faulkner, e non è un caso che l’editor dei primi cinque libri di McCarthy a Random House, Albert Erskine, fosse stato anche il curatore di The Reveirs, l’ultimo romanzo del premio Nobel.

L’anno scorso, sfidando l’età, l’autore della Trilogia della Frontiera era tornato a scrivere dopo una lunga pausa: Il Passeggero e Stella Maris, usciti negli Usa a due mesi di distanza, erano due romanzi dalla trama intrecciata.

La maggior parte dei libri di McCarthy, erano ambientati nel Sud e nel Sud Ovest degli Stati Uniti. Molti sono stati adattati da Hollywood: oltre a Non è un paese per vecchi, La Strada è stato portato al cinema da John Hillcoat con Viggo Mortensen e Kodi Smit-McPhee mentre Cavalli Selvaggi – il suo primo bestseller – da Billy Bob Thornton con Matt Damon e Penélope Cruz (in Italia è uscito col titolo Passione Ribelle). L’uscita dei due romanzi l’anno scorso aveva chiuso un lungo periodo di silenzio da parte dello scrittore, i cui 10 libri precedenti erano usciti con regolarità a partire dal primo, “Il Guardiano del Frutteto”, pubblicato nel 1965.

Nell’interregno degli ultimi anni McCarthy si era invece limitato alla sceneggiatura di The Counselor di Ridley Scott del 2013. (ANSA)

    
       

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