A Memoir of Jane Austen

Prima edizione di A Memoir of Jane Austen, di James Edward Austen-Leigh ©Jane Austen's House

JANE AUSTEN: UNA GRANDE SCRITTRICE, FEMMINILE E FEMMINISTA!

Schietta e diretta, arguta osservatrice della vita sociale donne all’inizio del XIX secolo. Jane Austen è celebrata in tutto il mondo come una scrittrice popolare e universale. Ha creduto nei suoi sogni portandoli avanti nonostante nella sua epoca alle donne non fosse consentito avere una professione in special modo per la semplice la figlia un sacerdote di campagna.

    
       

“Una donna, se ha la sfortuna di sapere qualcosa, dovrebbe sempre fare in modo di nasconderlo meglio che può!”  L’ABBAZIA DI NORTHANGER.

Schietta e diretta, arguta osservatrice della vita sociale donne all’inizio del XIX secolo. Jane Austen è celebrata in tutto il mondo come una scrittrice popolare e universale di romanzi al femminile.

Jane, però, è anche molto di più di questo. Infatti ha creduto nei suoi sogni portandoli avanti, nonostante nella sua epoca alle donne non fosse consentito avere una professione in special modo per la semplice la figlia un sacerdote di campagna.

Goodnestone Park
Goodnestone Park

Infatti, mentre i suoi romanzi vengono ancora oggi, dopo quasi 250 anni nascita, ripubblicati e utilizzati come sceneggiature per film o pièce teatrali a lei non fu neanche concesso, durante la sua breve vita, di essere pubblicamente riconosciuta come scrittrice.

Nata nel 1775 nella campagna inglese dell’Hampshire, Jane ebbe la possibilità di crescere in un ambiente creativo e culturalmente stimolante. Infatti il padre, sacerdote della chiesa d’Inghilterra, possedeva una grande e fornita biblioteca in cui potersi rifugiare e trovare lì stimoli e idee che, la sua condizione sociale e il suo sesso, non le consentivano.

“Quelli che non sanno cosa sia soffrire possono essere orgogliosi e indipendenti… possono resistere agli oltraggi, o ricambiare le mortificazioni. Io non posso farlo. Io devo soffrire… mi devo disperare, e che tutti quelli che vogliono godere di questo siano i benvenuti.”

JANE AUSTEN – RAGIONE E SENTIMENTO


La sala da pranzo; nell’angolo il tavolinetto usato da JA per scrivere

Gli Austen erano molto istruiti e creativi, si dilettavano nei giochi, nella recitazione e nella scrittura. In questa atmosfera la giovane Jane iniziò a scrivere, e tra gli 11 e i 17 anni scrisse una serie di racconti, schizzi e frammenti per intrattenere la sua famiglia e i suoi amici

Alcuni di questi sono conservati in tre quaderni, nella grafia originale di Jane, sono ora tra i tesori nazionali conservati nella British Library, Londra, e nella Bodleian Library, Oxford

In questi anni giovanili Jane scrisse le prime bozze di Elinor e Marianne , Prime impressioni e Susan (in seguito pubblicati rispettivamente come Ragione e sentimento , Orgoglio e pregiudizio e Northanger Abbey ).

La casa museo di JA

Se vuoi vedere dove ha vissuto Jane, clicca su questo link: I luoghi di Jane

“Ho paura che non sempre il fatto che una cosa sia piacevole basti a provarne l’opportunità.”

JANE AUSTEN – ORGOGLIO E PREGIUDIZIO


Sembra incredibile che Jane, nata in un’epoca così opprimente per le donne, senza accesso a informazioni o notizie, senza poter fare viaggi e relegata a vivere dentro le mura domestiche insieme alle altre donne della famiglia, conoscesse così bene le complessità dell’animo umano e dell’amore.

Nei suoi scritti Jane, infatti, parla di campagne inglesi, tazze fumanti, sontuosi balli, rituali e abitudini sociali ma anche di piccole grandi ribellioni silenziose, raccontate dalle protagoniste dei suoi romanzi, attraverso matrimoni mancati e piccole insofferenze.

La sua silenziosa battaglia a favore dei diritti delle donne è così evidente proprio nell’incipit di Orgoglio e Pregiudizio: “È cosa ormai risaputa che uno scapolo in possesso di un vistoso patrimonio abbia bisogno soltanto di una moglie. Questa verità è così radicata nella mente della maggior parte delle famiglie che, quando un giovane scapolo viene a far parte del vicinato – prima ancora di avere il più lontano sentore di quelli che possono essere i suoi sentimenti in proposito – è subito considerato come legittima proprietà di una o dell’altra delle loro figlie.”

Prima edizione di 
A Memoir of Jane Austen , di James Edward Austen-Leigh ©Jane Austen’s House

Nelle poche occasioni che aveva di incontrare persone al di fuori della sua cerchia di parenti e amici, soprattutto balli o cerimonie, interpretava i segnali e i comportamenti che celavano spesso intenzioni romaniche o sottili intese. Questi segnali, davano poi a Jane la possibilità di sviluppare il suo pensiero che trasferiva poi nei suoi romanzi. La modernità del suo stile risiede anche nella sottile ironia che si riscontra in tutti i suoi scritti.

Il matrimonio resta comunque al centro di ogni suo racconto perché era impensabile per una donna dell’epoca, non sposarsi. Eppure Jane, esattamente come la Lizzie di Orgoglio e Pregiudizio scelse di non farlo per puro interesse finanziario.

Anzi, contravvenendo al buon senso di qualsiasi donna dell’epoca, scelse di restare nubile e dedicare la sua vita alla scrittura.

Sono passati due secoli dalla nascita di Jane Austen e a tutt’oggi è ancora la scrittrice femminista più letta e amata di sempre.



“Un grosso reddito è la miglior ricetta per la felicità della quale abbia mai sentito parlare.”

JANE AUSTEN – MANSFIELD PARK


Conosciamo tutto ciò che c’è da sapere sulla breve vita di Jane e sui suoi romanzi.

Quello che forse non tutti sanno è che fu, anche, una vera femminista, inconsapevolmente. Infatti, Jane ci ha insegnato ad essere donne in una società di uomini, esattamente quella in cui lei è cresciuta.

Era il 13 Giugno del 1908, quando più di 10000 donne marciarono per le strade di Londra in maniera pacifica per far prevalere i loro diritti. Il nome di Jane Austen per le suffragette era un vero e proprio simbolo di libertà. L’autrice di Ragione e sentimento era la femminista ideale, lei che era stata una ribelle mascherata all’interno di una società maschilista, senza rinunciare mai al suo essere femminile.

    
       

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