OLIMPIADI DI PECHINO, UN MONDO FELICE CHE VORREMMO TANTO POTESSE ESSERE REALE

Si sono conclusi i giochi olimpici invernali di Pechino mentre venti di guerra, provenienti dall’Ucraina e da tanti altri paesi, spazzano via il messaggio di comunione tra i popoli lanciato dalla cerimonia di chiusura.

Le immagini degli atleti di tutte le nazionalità e razze che festeggiavano felici e i messaggi di fratellanza veicolati durante tutta l’olimpiade, appaiono purtroppo solo come una riuscitissima operazione di marketing in cui solo gli atleti sono effettivamente autentici. La loro forza e il loro coraggio, hanno regalato l’illusione di un mondo pacifico e armonioso a milioni di persone, che, dopo due anni di pandemia, avevano la necessità di credere in quel sogno.

Mentre la crisi inasprisce i divari sociali lasciano i più deboli a fare i conti con la sopravvivenza, lo sport, incarnato nello spirito olimpico, si erge come ultimo baluardo di libertà e fratellanza il cui valore dovrebbe essere preso d’ispirazione dai governi di tutti i paesi.

    
       

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